sabato 24 marzo 2007

Test di Rorschach..

Le macchie di Rorschach, così chiamate dal nome del loro creatore Hermann Rorschach (1884-1922), sono la base di un noto strumento (reattivo o test di Rorschach) per l'indagine della personalità.



Oggi vorrei porvi un test.. Quella che vedete qua sopra è una delle piastrelle che compongono il mio bagno.. Ogni volta che mi siedo per esplicare le mie funzioni vitali, in maniera da non esplodere, chinando il capo in attesa di un qualche movimento osservo questa piastrella...

Nell'osservare la piastrella ho notato che le macchie, compongono delle facce.. Volevo condividere con voi questa mia gioia e chiedervi di osservare questa piastrella cercando di trovare le facce che compongono questa piastrella... Non ci sono solo facce, possiamo trovare anche oggetti o animali di ogni tipo.. Più avanti vi dirò che bestie vedo io in questa piastrella..
Buon lavoro...

martedì 20 marzo 2007

Premio Nobel per la Pace 2006



Ed è così che in culo a tutte le banche del mondo un piccolo uomo colorato, ha trovato la soluzione per far girare l'economia nella sua terra.. Il concetto della Microeconomia si basa tutto sulla fiducia.. Io mi fido di te e so che senza soldi tu non puoi fare altri soldi.. Quindi te ne presto un pò e quando ne avrai di tuoi, me li ridarai.. Non mi sembra così difficile!!

Effettivamente però capisco perchè non è possibile fare un discorso simile in tutto il mondo.. Sarebbe la rovina per molti se tutti avessero ciò di cui hanno bisogno per poter vivere e stare bene.. Hei, ma questo è comunismo! Hei, ma questo è scritto sul vangelo! Hei ma..

domenica 18 marzo 2007

Scrivi che ti passa..




Ho scritto il finale di questo libro..
E' stato un finale inaspettato ma dovuto.. Molto faticoso e con non pochi strascichi.. Ma ci voleva, è quello che serve a tutti i protagonisti della storia per ritornare più forti che mai nel prossimo libro.. Adesso ne sto scrvendo uno con pochi protagonisti, giusto un paio.. Un libro di quelli che ti rimangono dentro perchè sono tuoi.. Te li senti dentro, ti ci riconosci..
Sei tu..

Un libro di quelli che ti revisiona completamente..
Mi ci va un reset.. Per ricominciare a vivere..
Iniziando da me..

Leggete piano

mercoledì 14 marzo 2007

La Paranza è una Danza..


"Uno di Cogne andrà a Taormina in prima istanza
e uno di trapani? Forse in Provenza..."

Ecco come il grandioso "Daniele Silvestri" riesce con questa canzone a fotografare la situazione italiana di questi mesi.. Ho preso questo pezzettino perchè è il più riuscito e cantarlo a Sanremo è stata davvero una conquista. La scelta dei "selezionatori"di Sanremo penso sia arrivata più per la musica che per il testo, ma è stata comunque una grande conquista..

Non ho ancora esaminato bene il testo oggi penso che andrò a comprare il cd, dal sito sembra interessante..

Ammiro davvero chi ha questa capacità rarissima di poter fotografare così bene una situazione da fartela immaginare.. E soprattutto se la rende così "commerciale" in maniera da farla passare a tutti i livelli..

Un altro giovane che è molto bravo in queste cose è il buon Caparezza che molti hanno criticato per Fuori dal Tunnel ma che invece è riuscito (stringendo i denti) a far passare il suo messaggio nelle discoteche.. Forse il messaggio non è arrivato a tutti ma sicuramente qualcuno di sensibile avrà recepito il messaggio..


A proposito di messaggi vi lascio qualche link:
M'interessi, è una vera e propria discoteca che ha come primo interesse i ragazzi e non il loro portafoglio, come accade in tutte le altre discoteche.
Animagiovane, è la cooperativa di Gigi Cotichella, (per chi è stato a colonia, quello con le mani enormi di topolino) che in un suo spettacolo ha trattato i temi salienti della discoteca, di come tutto sia calcolato per derubare e prendere in giro chi entra nel locale.


lunedì 12 marzo 2007

La ragazza dietro al banco mescolava..


Non credo sia possibile interrompere un qualcosa e poi riprenderlo dallo stesso punto, soprattutto se durante l'interruzione qualcosa è cambiato in noi.. E' un pò come scrivere un racconto, interrompersi ad un certo punto della storia, aspettare 5 anni e continuarlo..

Per quanto ci era piaciuto nel momento in cui lo abbiamo scritto, dopo 5 anni lo riscriveremmo da zero.. Perchè?

Non lo so, sto cercando di trovare una risposta a questa domanda perchè il mio racconto ha bisogno di andare avanti.. o di essere concluso. Non lo si può tenere sospeso.. I personaggi del libro si incazzano, i paesaggi cambiano, i bambini crescono e gli adulti invecchiano...

Non si può proprio tenere in sospeso un racconto, tutto cambia.. Anche i filtri con i quali lo scriviamo o lo leggiamo cambiano.. Nessuno di voi ha provato a rileggere un libro che aveva letto anche solo 5 anni prima? O una canzone che aveva ascoltato qualche anno prima?

E' un pò la stessa cosa.. Dai un nuovo significato alle parole, le descrizioni ti sembrano diverse, capisci di che cosa parla davvero quella roba se la riascolti da "grande".. Ha ragione Guccini quando dice che "si paga a prezzi d'inflazione quella che chiamano la maturità".. E non puoi sfuggire..

Forse troverò un finale per questo racconto o forse ne riscriverò un altro con gli stessi personaggi.. L'importante è non interrompersi di nuovo..


giovedì 8 marzo 2007

Avanti popolo..




Avanti tutta.. Che si sia a destra o a sinistra, in alto o in basso, poveri o ricchi, bianchi o neri, gialli o rossi, siamo comunque tutti persone.. Questa puo sembrare la cosa più scontata del mondo ma in realtà non lo è.. Non ce lo ricordiamo molto spesso.. Per questo occorre andare tutti nella stessa direzione..

Come dice il mio amico Antoine..
"Per poter cambiare il mondo occorre prima cambiare se stessi.."

Basta poco.. Non è poi così complicato..
Camminate piano..


martedì 6 marzo 2007

Smiling and Laughing in Africa!




AFRICA!!! Non credo esista un continente più, più del mondo... E' tutto e niente, bello e rovinato, pieno di passato e senza futuro semplice e complicato.. Insomma è l'Africa.. L'anno scorso, per grazia di Dio ci sono stato e Mamma Africa mi ha scritto qualcosa dentro, proprio come noi facciamo su di un foglio di carta quando lo trasformiamo in poesia o musica o disegno.. Sono stato in una missione Salesiana nella città di Ondo in Nigeria..

Ho un ricordo fantastico della gente, del loro modo di vivere e del loro modo di accogliere le persone.. Ho tanta rabbia perchè mi sono vergongato di essere bianco, mi sono vergognato di quello che gli inglesi, europei come me, hanno fatto in quelle terre.. La cosa più brutta è vedere la propria terra divisa da chi in quella terra non ha mai fatto più di qualche passo..

E' un pò come se qualcuno ridisegnasse i confini degli stati europei facendo una nazione che comprende la Svizzera, l'Italia, la Francia, l'Austria e la Germania.. Come ci sentiremmo noi? Per la lingua, per l'economia per il semplice vivere e per l'appartenenza alla terra.. Ci centiremmo completamente spiazzati, fuori luogo, spodestati.. Ci sentiremmo male..

L'immagine che ho caricato l'ha scritta un ragazzino Nigeriano e sono alcune parole tradotte dall'Inglese allo Yorubà, una delle lingue originarie del posto.. La missione di Ondo si batte anche in questo senso, cercando di mantenere viva, per quanto possibile, la tradizione locale..

Se fate i bravi vi farò vedere qualche foto..
Per adesso leggete piano..