lunedì 12 marzo 2007

La ragazza dietro al banco mescolava..


Non credo sia possibile interrompere un qualcosa e poi riprenderlo dallo stesso punto, soprattutto se durante l'interruzione qualcosa è cambiato in noi.. E' un pò come scrivere un racconto, interrompersi ad un certo punto della storia, aspettare 5 anni e continuarlo..

Per quanto ci era piaciuto nel momento in cui lo abbiamo scritto, dopo 5 anni lo riscriveremmo da zero.. Perchè?

Non lo so, sto cercando di trovare una risposta a questa domanda perchè il mio racconto ha bisogno di andare avanti.. o di essere concluso. Non lo si può tenere sospeso.. I personaggi del libro si incazzano, i paesaggi cambiano, i bambini crescono e gli adulti invecchiano...

Non si può proprio tenere in sospeso un racconto, tutto cambia.. Anche i filtri con i quali lo scriviamo o lo leggiamo cambiano.. Nessuno di voi ha provato a rileggere un libro che aveva letto anche solo 5 anni prima? O una canzone che aveva ascoltato qualche anno prima?

E' un pò la stessa cosa.. Dai un nuovo significato alle parole, le descrizioni ti sembrano diverse, capisci di che cosa parla davvero quella roba se la riascolti da "grande".. Ha ragione Guccini quando dice che "si paga a prezzi d'inflazione quella che chiamano la maturità".. E non puoi sfuggire..

Forse troverò un finale per questo racconto o forse ne riscriverò un altro con gli stessi personaggi.. L'importante è non interrompersi di nuovo..


5 commenti:

Anonimo ha detto...

come sei ermetico...

vincEnzo ha detto...

Dovrei mettermi anche io a scrivere libri per raccontare questa storia..
L'unico modo è comprimere..
Come Ungaretti, Quasimodo e il loro Dio Ermete..

Mi tocca..

Anonimo ha detto...

almeno facci capire di cosa (o chi) parli...donne, amici, motori? :)
sai che le donne son curiose...

vincEnzo ha detto...

E' per questo che quando parli di donne non lo devi dire..
Ops..

Anonimo ha detto...

viva le donneeee!!! :-)