venerdì 8 febbraio 2008

Una notte divina..

Che dire.. Giornata di merda.. Ma questo capita a tutti, non solo a me.. Quello che rende tutto strano è tornare a casa e leggere il vangelo di oggi:

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, esser messo a morte e risorgere il terzo giorno”. E, a tutti, diceva: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà. Che giova all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi si perde o rovina se stesso?”.

Voi direte.. E allora? Sono le solite cose da preti.. Beh, questa sera sono andato a vedere (per fortuna) I Miserabili, di e con Marco Paolini e un ottimo trio che lo accompagnava.. Bene, dopo tutta la mia giornata carica di incazzatura e pesi sul collo, a teatro, mi sono sentito dire le stesse cose che avete appena letto sottoforma di Vangelo. Uguali. L'unica differenza è che le parole usate da Paolini sono nate dalla mente di Marx, passate in anni di socialismo e sfociate in questa società moderna che tanto disprezziamo. Ma quelle parole sono ancora vive.

Allora grazie a chi mi ha invitato a questo spettacolo.
E grazie anche a chi ha scritto quelle parole!
Buona notte..


6 commenti:

Anonimo ha detto...

...Scusa, una domanda: tu sai dirmi cosa vuol dire "Figlio dell'uomo"?
E soprattutto...è propria del figlio dell'uomo la virtù di resuscitare il terzo giorno????????

vincEnzo ha detto...

Allora..
Premetto che non ho mai fatto Lectio, ma, in questo brano Gesù da il primo annuncio della sua passione e chiarisce la condizione essenziale per poterlo seguire..

Rinnegare se stesso (cioè guardarsi dentro, accorgersi dei propri difetti, limiti, errori etc) e prendere la propria croce..

Cosa vuol dire ciò? Non annullare se stessi e farsi schiacciare ma accettare la fatica di vivere ogni giorno guardando a chi ci sta intorno prima che a noi stessi..

Quindi il Figlio dell'uomo è Gesù, cioè Dio che si è fatto uomo e si, ha avuto la "virtù" di risuscitare..

Spero che sia comprensibile quello che ho scritto..

grazie per la domanda! :-)

Anonimo ha detto...

...Grazie per la risposta!

Il problema a mio avviso, sussiste: Gesù rimane Figlio di Dio, proprio perchè è resuscitato dai morti il terzo giorno.
Che poi abbia voluto dire "Io sono il Figlio dell'Uomo...come voi" beh, la trovo leggermente "berlusconiana" come affermazione.

Per quanto ho potuto notare, il Figlio dell'Uomo (nella fattispecie: tu, il tuo giornalaio, il postino, il tutor universitario, ecc) sono secoli che "soffre molto, è riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti ed è messo a morte"...... ma di resuscitare il terzo giorno... ummmhh....gran bell'operazione di marketing da parte degli evangelisti....

scusa se mi sono dilungato....seguo il tuo blog da tempo, e mi diverte saggiare ogni volta questa tua fede, non cieca, ma mooooooolto miope.... ;-)

vincEnzo ha detto...

Sono lusingato del fatto che tu segua il blog e ancora di più che tu scriva..
Non è da tutti affrontare questi "problemi"..

Il discorso a questo punto si fa decisamente teologico, non che filosofico.. Dovrei spiegarti il significato della trinità, di cosa rappresenta il fatto che Dio, ha donato la sua vita "creando" Gesù e che Gesù abbia continuato "creando" lo Spirito Santo.. Non posso in poche parole e soprattutto non mi piace parlare di Fede in questi termini..

Mi piacciono di più le parole semplici, per quanto comprendere il mistero dello Spirito Santo sia fondamentale per capire buona parte di Vangelo..

Tornando a noi, l'esempio che Gesù fa di sé è l'esempio da seguire per poter arrivare alla vita eterna..
Dice agli uomini di non preoccuparsi dei momenti brutti, dei periodi bui della propria esistenza, di accettare la propria croce e portarla con se, perchè il "terzo giorno" arriverà una nuova vita.. Questo non vuol dire che ogni defunto il terzo giorno ritorna sulla terra, è solo un paragone che fa di sé..

Gesù, per quanto criticato è il rivoluzionario più grande che la storia abbia avuto, ha portato una parola diversa da quella che la Bibbia aveva fino a quel momento. "Amatevi come io vi ho amato" che tu ci creda o no, questo è comunismo..

Che poi i comunisti "di ferro" non credano in Dio perchè l'ha detto Marx, paragonandolo ad un "padrone" è un altro discorso.. Io personalmento credo in Dio e nei misteri che la fede contiene, non tutto è spiegabile in maniera empirica..

In conclusione, Dio non è Berlusconi e tu lo sai bene, ma si è fatto uomo come noi e ha sofferto per noi. E' resuscitato ed è questa la novità, la rivoluzione.. non è una semplice mossa di Marketing ma la verità..

Grazie davvero..

Anonimo ha detto...

Ok, ok, ok... premetto subito che non arriveremo mai a capo di questo dibattito, poichè io sono fermo su una posizione e tu su un'altra. E credo che nessuno dei due cederà terreno.

Ad ogni modo.

Ho perfettamente assimilato il concetto di "Santa Trinità" con tutta l'ontologia circolare che possiede. Quindi non ho problemi a credere che "Dio è uno e trino", ecc...ecc...ecc...

Tu dici che Gesù dice (perdona la ripetizione) di non preoccuparsi per i momenti brutti, che passeranno, di prendere la propria croce a andare...dove non sa.
D'altra parte Karl Marx sostiene di spezzare le proprie catene, rivoluzionare, abbattere le classi, ecc...ecc...ecc...

So benissimo quanto di comunista c'è nel cristianesimo e quanto di cristianesimo c'è nel comunismo. Ottuso è colui che nega il contrario.

Il punto è un altro. Accettare passivamente questo grande "mistero" divino sapendo che tanto Gesù ha detto che andrà comunque bene?
O farsi delle domande. Puntare il dito verso le nuvole e chedere? Rompere le balle finchè non arriva una risposta?
Nonostante sia battezzato, e dunque cristiano, non mi piace Gesù.
Troppo facile per lui, che è il figlio di Dio, predicare a scribi e farisei, farsi appendere a un pezzo di legno incrociato e resuscitare il terzo giorno.
Non trovo niente di rivoluzionario in tutto ciò.
Zeus è stato più pragmatico: si è trasformato in un toro per avere una fanciulla.....se non è rivoluzione questa! ;-)
L'unica, a mio avviso, rivoluzione del cristianesimo rimane questo sconvolgente concetto di "perdono". Di questa magnifica "remissione dei peccati", che permette al fragile uomo di compiere le più efferate nefandezze, pentirsi ed essere celebrato come il più pio degli individui. La letteratura è ricca a riguardo.

Io forse sono di impostazione più "ebraica"...e sono incline ad apprezzare i messaggi dell'Antico Testamento piuttosto che del Nuovo.

E a questo proposito...prima di rispondere al mio commento (ammesso che tu voglia ancora farlo...) ti invito se non lo hai già fatto, a leggere il libro di Ester...e a dirmi cos'hai notato.

Au revoir.

vincEnzo ha detto...

Buongiorno, scusa il ritardo ma questo weekend è stato pieno di batteri e germi!

Ritorniamo a noi, sono convinto anche io che queste parole non facciano cambiare idea a nessuno dei due, spero invece che possano farti comprendere che nella fede cristiana non c'è nulla di cieco, se si è coscienti di quello che sidice e si fa.

Con questo non voglio dire che ci siano persone che lo seguono senza capirlo o che strumentalizzano la fede per piegare le masse.. E qui tu mi hai capito.

Quello che Gesù dice sulla croce, non è di vivere passivamente i periodi brutti della nostra vita, ma di credere nella speranza che questi momenti passeranno se riusciamo a comprendere il motivo per il quale sono arrivati (Dio, Dio, perchè mi hai abbandonato? - e poi - Sia fatta la tua volontà) e se li affrontiamo con coraggio (la passione). Proprio come fa Ester, nel libro che hai citato tu, anche se come sai, nel capitolo 4 Mardocheo dice a Ester che se non sarà lei a salvare gli ebrei, ci penserà qualcunaltro..

D'altra parte è di notte, senza neanche la luce della luna che riusciamo a vedere meglio le stelle e sono davvero uno spettacolo incredibile.

Altra cosa, Gesù non dice che andrà comunque bene e che quindi possiamo fare quello che vogliamo. Con la parabole del figliol prodigo, con il tradimento di Pietro e con altri eneddoti, ci dice che peccare è umano e che Dio è amore e quindi ci perdona attraverso i consacrati.

Ci dice anche, e tutto l'antico testamento è pieno di queste citazioni, che non esiste solo il paradiso e che tutto quello che facciamo in terra, peccati compresi, verrà pesato all'ingresso del paradiso.

In sostanza con la confessione, Dio ci da "nuove possibilità" e non un lasciapassare per peccare come, dove e quando vogliamo..

E poi io non vorrei mai avere un Dio che si fa toro per avere una fanciulla, ma un Dio che potendo stare sulla sua nuvoletta decide di farsi uomo, soffrire, morire e poi risorgere.. Questa è la rivoluzione!!

Buona giornata

ps
Posso sapere qual'è il tuo nome?